Ecco la buona notizia che aspettavamo: il Bonus del 110% sui lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, emanato con il Decreto Rilancio, è realtà (qui il testo completo: DL nr. 34 del 19 maggio 2020).
Si tratta di un intervento importante per il settore dell’edilizia e per tutta l’economia del paese: un’iniezione di linfa vitale al comparto edile che significa anche possibilità di rilancio per tutto il sistema economico italiano.
Il settore delle costruzioni si è dimostrato, anche in altri periodi storici, capace di trainare la ripresa economica del paese grazie al consistente indotto che gli fa riferimento. Allo stesso tempo, il Bonus edilizia al 110% rappresenta un’occasione da non perdere per molti privati che vogliono intervenire sul proprio patrimonio edilizio: investire sull’efficienza e l’ambiente vuol dire risparmiare in termini economici e di impatto ambientale anche nel tempo.
Urbana opera da anni con estrema attenzione, precisione e nel rispetto dell’ambiente.
Nella nostra analisi vi spiegheremo quali sono le novità introdotte e perché il Superbonus del 110% può costituire un vantaggio per gli investitori.
Bonus edilizia – 110% DL. 34/2020
Il governo italiano ha inserito una nuova detrazione fiscale del 110% per quanto riguarda le spese legate a “specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici, (…) installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.” Si tratta di un intervento concreto, legato alla ripresa economica necessaria dopo l’emergenza sanitaria da COVID19, valido per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Dal nostro punto di vista si tratta di una grande opportunità per i privati: la possibilità di “svecchiare” e rinnovare il patrimonio edilizio, rendendolo più efficiente dal punto di vista energetico, vuol dire aumentare il valore dell’immobile una con grande convenienza economica per il committente.
Detto questo, basterebbe guardarsi un po’ attorno nelle nostre città ed aree rurali per capire quanto lavoro ci sia da fare sul patrimonio edilizio italiano!
Quali sono le novità rispetto ad altri interventi di edilizia con incentivi statali?
Prima
Il grande limite dei bonus edilizi precedenti era l’impossibilità della cessione del credito per ottenere liquidità ed il risparmio immediato; i bonus erano sempre legati alle dichiarazioni di reddito nell’anno successivo.
Ora
La grande novità introdotta con il DL. 34/2020 è la possibilità di cessione alle banche: si potrà così ottenere uno sconto immediato in fattura e un risparmio immediato, per il committente, e allo stesso tempo si potrà garantire la liquidità immediata alle imprese.
I punti principali del D.L. 34/2020
Periodo di validità
Chi può beneficiare del Bonus 110%
- I condomìni
- persone fisiche che non agiscono non nell’esercizio di imprese, arti o professioni, per tutti gli
immobili, indifferentemente se prima o seconda casa, in condominio - IACP (edilizia popolare)
- Cooperative a proprietà indivisa per gli interventi realizzati sugli immobili assegnati ai soci.
Il comma 10 specifica che l’agevolazione del 110% sia solo per la prima casa, per quanto riguarda gli immobili unifamiliari, mentre non viene specificato per quanto riguarda l’intero condominio.
Quali sono gli interventi di ristrutturazione ammissibili del bonus 110% del Decreto Rilancio?
- interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, per un ammontare complessivo delle spese non superiore a 60.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
- lavori sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A , ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici , relativamente ad una spesa non superiore a 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito;
- interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici ovvero con impianti di microcogenerazione, per una spesa non superiore a euro 30.000, compresa quella per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.
Altri interventi correlati Bonus edilizia 110% ammessi
- Sostituzione serramenti, infissi
- Sostituzione caldaie a gas con caldaie a condensazione di classe A o caldaie a biomassa
- Installazione schermature solari
- Sostituzione globale o parziale impianti di riscaldamento con impianti dotati di:
1) caldaie a condensazione di classe A con contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;
2) pompe di calore ad alta efficienza;
3) impianti geotermici a bassa entalpia.
- Sostituzione boiler elettrici con boiler a pompa di calore
- Pannelli solari per la produzione di acqua calda
- Interventi su perimetro, tetto e murature esterne degli edifici
- Riqualificazione globale dell’edificio
- Micro-cogeneratori
- Building Automation (impianti di domotica)
Come funziona la cessione del credito nel Bonus edilizia 110%
- Ristrutturazione al 50%;
- Ecobonus al 65%;
- Bonus facciate al 90%;
- Sisma bonus,
- Installazione di pannelli fotovoltaici;
- Colonnine di ricarica.
Come ottenere la cessione del credito del Bonus Edilizia 110%
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