Agevolazioni fiscali per l'edilizia e Legge di Bilancio 2022
La Legge di Bilancio 2022, approvata a dicembre 2021 e contenente il Bilancio di previsione statale per l’anno in corso, ha mantenuto buona parte dei bonus fiscali già in essere per l’edilizia, annunciando novità, modifiche e scadenze.
In questo articolo vogliamo quindi fare una panoramica sullo scenario in corso, analizzando le opportunità economiche e finanziarie per chi sceglie, nel 2022, di acquistare o ristrutturare casa: dalle proroghe sul Superbonus 110% ai bonus ristrutturazioni e bonus facciate, fino ai nuovi bonus di riqualificazione energetica, acquisto mobili ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Superbonus 110%: cos'è cambiato nel 2022?
La Legge di Bilancio 2022 conferma il Superbonus 110%, ma apporta sostanziali modifiche agli articoli 119, 121 e 122-bis del Decreto Rilancio (DL 34/2020 ). In particolare, vengono riviste le scadenze degli interventi ammessi sulle case unifamiliari e i condomini, la tipologia, le aliquote delle detrazioni e le modalità di cessione del credito per contrastare le frodi fiscali.
Nello specifico, la Legge prevede che per i lavori di Superbonus effettuati su edifici unifamiliari, la detrazione per l’anno in corso rimanga del 110%, ma con l’obbligatorietà di chiudere i lavori entro il 31 dicembre, purché entro il 30 giugno si raggiunga il 30% degli interventi previsti.
A tal proposito, nelle ultime settimane, il Governo si è impegnato ad allentare la morsa di tali vincoli introdotti per le unifamiliari. In particolare, tra le novità, si prevede l’eliminazione del SAL 30% entro il 30 giugno. Novità non ancora divenuta Legge, ma che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri il prossimo 21 aprile.
Per condomini ed edifici plurifamiliari, costituiti da due a quattro unità immobiliari, il Superbonus 110% durerà con tale detrazione fino al 31 dicembre 2023, protraendosi fino al 2024 con il 70% e concludersi poi nel 2025 con una detrazione al 65%.
SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO
La cessione del credito è stata poi ripristinata, limitandola stavolta ad un massimo di tre passaggi verso banche, assicurazioni o intermediari finanziari, purché vigilate.
All’interno del Decreto “Energia” (DL 17/2022) si enuncia però un’ulteriore novità, ovvero quella per cui banche e istituti finanziari potranno effettuare una quarta, e ultima, cessione del credito d’imposta derivante dai bonus fiscali, ma solo a favore di coloro con cui abbiano precedentemente stipulato un contratto di conto corrente.
Bonus ristrutturazione, facciate, barriere architettoniche ed eco-bonus 2022
Se da una parte la Legge di Bilancio 2022 ha confermato la chiusura, non troppo lontana, del tanto amato Superbonus 110%, dall’altra ha enunciato nuove misure e incentivi rivolti all’edilizia e all’immobiliare.
L’obiettivo generale di tali misure rimane quello di incentivare la riqualificazione urbana, sia in termini costruttivi che energetici, per tutto il patrimonio edilizio esistente.
Vediamo, quindi, le nuove e vecchie misure in corso, con relative scadenze e interventi ammessi.
BONUS RISTRUTTURAZIONE
Non solo detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, ma i contribuenti che scelgono il bonus ristrutturazione, possono anche optare per lo sconto in fattura, con anticipo del restante 50% da parte di imprese e professionisti, i quali recupereranno la somma sotto forma di credito di imposta, oppure per la cessione del credito a fornitori di beni e servizi che sostengono l’esecuzione dell’intervento. In entrambe i casi i crediti saranno ulteriormente cedibili a terzi.
- Unifamiliari: lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- Condomini: la stessa tipologia di interventi, ma solo sulle parti comuni delle unità abitative.
- Ricostruzione o ripristino degli immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi;
- Realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
- Eliminazione delle barriere architettoniche;
- Interventi antintrusione finalizzati a prevenire il rischio di atti illeciti;
- Interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico;
- Interventi per il risparmio energetico dell’edificio, come l’installazione di impianti fotovoltaici;
- Interventi di bonifica dell’amianto;
- La progettazione degli interventi;
- Le prestazioni professionali;
- La messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano;
- L’acquisto dei materiali;
- Perizie, sopralluoghi, relazioni di conformità;
- Iva, imposte di bollo, rilascio di autorizzazioni;
- Oneri di urbanizzazione;
- Spese per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni.
ECO BONUS E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
Gli interventi di riqualificazione energetica, ovvero tutti quelli volti al miglioramento ed efficientamento energetico degli edifici, possono usufruire di una detrazione del 65% delle spese sostenute, sull’IRPEF o sull’IRES, fino al 31 dicembre 2024.
BONUS FACCIATE
Per il Bonus facciate è confermata la scadenza a dicembre 2022, ma l’aliquota si abbassa rispetto al 2021 dal 90% al 60%, ed è indicato per tutti gli interventi di recupero e restauro delle strutture opache delle facciate degli edifici esistenti.
BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE
La Legge di Bilancio 2022, ha anche introdotto nuove detrazioni, tra cui la detrazione del 75% delle spese sostenute nel 2022 per la rimozione delle barriere architettoniche, consentendo così a tutti di potersi muovere in casa in completa sicurezza.
Come per gli altri bonus, le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 potranno essere ripartite con detrazione al 75% sull’IRPEF nei successivi 5 anni; in alternativa, si potrà richiedere lo sconto in fattura oppure la cessione del credito d’imposta accumulato.
BONUS MOBILI
Anche nel 2022, e fino al 2024, chi acquista mobili ed elettrodomestici per abitazioni oggetto di interventi di recupero potrà richiedere la detrazione del 50% . Il tetto di spesa ammesso si abbassa a 10.000 euro, sei in meno rispetto al 2021, e a 5.000 euro nel 2023 e nel 2024.
Altra novità, rispetto allo scorso anno, è la classe energetica richiesta per alcune tipologie di elettrodomestici ammessi alla detrazione. In particolare, i forni dovranno appartenere a una classe non inferiore alla A, le lavatrici alla E, così come lavasciugatrici e le lavastoviglie, mentre frigoriferi e congelatori alla classe F.
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